Come eliminare il mal di schiena per lavorare meglio.

Come eliminare il mal di schiena per lavorare meglio.

Il mal di schiena si cura con il movimento, non con il riposo.

“Le ricerche hanno dimostrato che il modo migliore di prevenire e curare il mal di schiena non è stare a riposo o affidarsi a terapie passive, ma stare in attività con un uso corretto della colonna vertebrale.”

Sono parole del prof. Benedetto Toso, docente di Posturologia e attività motoria preventiva e compensativa presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che abbiamo intervistato nella “Milanino Back School”, da lui fondata nel 1972 a Cusano Milanino e che successivamente si è diffusa in molte altre città italiane.

“Per star bene con la schiena si può anche non far ginnastica, basta usarla correttamente durante tutta la giornata” afferma il prof. Toso “sia quando si lavora, come nel tempo libero e nel riposo”.

“L’uomo è concepito e anatomicamente strutturato per muoversi nell’ambiente. Il nostro corpo, dalla nascita al termine della vita non conosce situazioni di stasi: è sempre in attività; può sembrare un paradosso, ma è in attività anche quando è apparentemente fermo. Per l’uomo il movimento è vita, niente è più dannoso che restare inattivo, in quanto ogni tessuto, organo o apparato, se non viene fatto funzionare perde di efficacia”

 

I tre fattori di rischio di chi lavora seduto (e come prevenirli)

Quanti di noi passano un terzo della propria giornata lavorando a una scrivania? Tanti, vero? Non ci sono molte alternative: scartoffie, scrivanie, riunioni, tastiere, computer, monitor… sempre seduti! Anche per recarci al lavoro siamo seduti, in auto, autobus, metropolitana, treno… Pure nella pausa pranzo, alla sera poi stiamo in poltrona o sul divano per rilassarci, seduti davanti la tv, seduti quando leggiamo…

Nonostante tutte le ore che dobbiamo passare forzatamente seduti, possiamo ugualmente evitare danni alla nostra colonna vertebrale, quei danni che il leggero dolore che sentiamo alla schiena o al collo ci sta segnalando e che troppo spesso mettiamo a tacere con un farmaco, senza occuparci della causa.

Per evitare il mal di schiena dobbiamo stare seduti bene, già, ma cosa vuole dire “bene”? Una corretta informazione è essenziale per conoscere la nostra colonna vertebrale e usarla senza errori, perché chi lavora seduto ha tre grandi fattori di rischio:

1. Aumento della pressione sui dischi della colonna vertebrale. Se quando stiamo in piedi la pressione è di circa 70/80 Kg sui dischi lombari, sedendoci la aumentiamo del 40%

2. Perdita della lordosi, quella curva benefica a concavità posteriore che invece abbiamo quando stiamo in piedi, è benefica perché permette alla colonna di ammortizzare i carichi

3. Fissità prolungata. Rimanendo seduti troppo a lungo, inevitabilmente, si assumono posizioni scorrette e quindi dannose. La fissità fa male, siamo fatti per il movimento.

Ecco cosa ci consiglia il prof. Benedetto Toso:

“Per stare bene con la schiena occorre conoscerla e usarla bene, in particolare occorre sapere che la colonna vertebrale, vista di profilo, non è diritta ma ha delle curve armoniose. A livello lombare presenta una leggera concavità, la lordosi lombare; a livello dorsale una leggera convessità, a livello cervicale un’altra concavità, la lordosi cervicale. Queste curve definite fisiologiche, rendono la colonna più resistente, per stare bene è fondamentale mantenerle.”

“Quando la colonna vertebrale mantiene le curve fisiologiche formate dalle vertebre cervicali e lombari, vengono ammortizzati e sopportati meglio i numerosi carichi quotidiani, evitando così di azionare il meccanismo che produce il mal di schiena.” 

Il prof. Toso, suggerisce di usare, in ogni fase della giornata, le attenzioni e gli strumenti più adatti al mantenimento della giusta postura:

in ufficio una sedia ergonomica

in auto un sedile ergonomico

un letto valido quando si dorme

un cuscino della giusta altezza

una poltrona appositamente studiata

Se non vogliamo avere problemi con la nostra schiena, dobbiamo quindi imparare a mantenere la lordosi da seduti, nel lavoro, nel tempo libero, negli sforzi e nel riposo notturno. Non sembra così semplice, se l’80% della popolazione adulta soffre mal di schiena! Siccome la maggior parte dei dolori è dovuta a insufficiente conoscenza della colonna vertebrale, posture e movimenti scorretti, stress psicologici, forma fisica scadente, dobbiamo agire su questi fattori di rischio.

 

Per avere una schiena in salute, andiamo a scuola!

La Back School è una vera e propria scuola, sorta per insegnare tutto quello che serve per prevenire e curare il mal di schiena. Una scuola rivoluzionaria, in un certo senso, perché ci consente di non essere più soggetti passivi, esecutori di prescrizioni mediche, ma protagonisti attivi e coscienti del trattamento, capaci di autogestire personalmente i problemi di salute.

“La prima Back School è sorta in Svezia nel 1969, quando alla Volvo si sono accorti che il mal di schiena presentava un elevato costo sociale a causa dell’alto numero di persone che rimanevano a casa dal lavoro, così hanno pensato di insegnare ai lavoratori come usare bene la schiena. Nel’76 la scuola è arrivata in America e ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo. In Italia l’ho portata io formando un’associazione con tutti i miei allievi e, a partire dal ’92 fino a oggi, ho formato oltre 6.000 tra fisioterapisti e medici in oltre 256 corsi.”

La Back School che diffondo io è diversa dalla prima, è più moderna, e per differenziarla dalle altre l’ho completata con il Programma Toso, che propone un’adeguata azione educativa e preventiva unendo i contributi della medicina, della cinesiterapia, dell’ergonomia, della psicologia e dell’educazione alla salute.”

“Il primo cardine della Back School sono le informazioni su come è fatta la colonna e su come funziona, il secondo cardine è l’apprendimento degli esercizi che servono ad usarla bene, il terzo cardine è l’uso corretto del rachide, il quarto cardine sono le tecniche di rilassamento essendo l’ansia, la tensione eccessiva, la causa importante di algie, in particolare di cervicalgia.”

In questa prima parte dell’intervista abbiamo conosciuto il prof. Benedetto Toso, la sua scuola e il suo metodo per imparare ad usare bene la schiena; nella seconda parte ci consiglierà come trattare con cura la nostra colonna vertebrale, soprattutto al lavoro, e ci mostrerà qualche esercizio per non attivare quei meccanismi che producono il dolore.

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